Ah, la ribollita! Perdonatemi, ma di fronte a quella pentola rappresentata in copertina, da buona fiorentina, mi viene l’acquolina in bocca. Un libro meraviglioso quello scritto da Maria Salemi, esperta di storia dell’alimentazione, oltre che ricercatrice e amante della tradizione in cucina. Che mi vanto di conoscere.
E sì, perché quelle che troverete all’interno di questo piccolo tesoro (curatissimo anche nella confezione) è solo il prodotto della più autentica tradizione culinaria di Firenze. Come l’arista al forno, lo stracotto o la celebre bistecca. Oppure le pappardelle, i crostini ai fegatini di pollo, la fettunta, i fagioli all’uccelletto. O la celebre trippa e via di questo passo. Cibi a volte non leggerissimi, lo confesso, ma davvero irresistibili. E chi verrà a Firenze, anche virtualmente, non potrà non mangiarsi la minestra di pane e, per l’appunto, la ribollita.
Per poi, magari, deliziarsi con qualche dolce casalingo come la schiacciata, il castagnaccio e magari qualche cantuccino ben inzuppato nel vinsanto.
Quella di Firenze è una cucina antica, ancora popolare e dai sapori spesso decisi. Ma che sa ancora parlare di una tradizione e di una cultura che vengono da lontano.
Anche per questo consiglio vivamente questo libro di Maria Salemi. Perché non è un libro banale, come se ne trovano tanti in giro, ma un tuffo in una cultura del cibo che è quella autentica di questa terra, Firenze, nella quale sono nata e vivo. Nel libro troverete anche un dizionario dei termini che da queste parti si usano in cucina e una piccola storia della tavola in riva d’Arno.
I complimenti anche a Nardini Editore che ha realizzato una bellissima collana, molto elegante anche da regalare, che include anche Bologna e Parigi.
Betta
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