Fra un piatto e l’altro (spero vi siano piaciuti), vi propongo un viaggio nello spazio e nel tempo. Questa volta, confesso!, rubo un brano ad un libro scritto da mio marito e pubblicato da Nardini Editore con il titolo Viaggio illustrato nella cucina islamica (in fondo trovate il link per saperne di più). Una vera “chicca”, ve lo garantisco con le bellissime illustrazioni di Marcella Brancaforte. Perché proprio l’islam, vi chiederete. Ebbene, quando parliamo di cibo e di cucina, oltre che divertirci, apriamo la finestra su un mondo. Anzi su un’infinità di mondi, spesso sconosciuti. E sorprendenti. Il cibo è cultura, storia, conoscenza.
Quella che vi propongo è una pagina che parla di cucina erotica. Argomento del quale, chi mi conosce lo sa, non mi occupo. Ma in questo caso, farò ben volentieri uno strappo. Si tratta di un testo scritto agli inizi del Cinquecento da uno sceicco di nome Abu ‘Abd Allah Muhammad bn ‘Umar al-Nafzawi (mamma mia!) e intitolato Il giardino profumato per lo svago dell’anima. La cosa interessante è che questo libro è stato scritto, semplicemente, “come contributo indispensabile alla felicità umana” e dedicato addirittura al vizir. Quindi, qualcosa che veniva fatto circolare con la massima tranquillità. Come potrete notare, si tratta di un testo molto esplicito nel quale si parla di come alimentarsi per migliorare le proprie “performance”. Naturalmente, visto l’ambito, il testo è rivolto ai maschietti ma c’è anche una certa attenzione nei confronti del diritto al piacere della donna: il maschio, si dice, è bene si astenga da certi atteggiamenti perché “defraudano la donna di ogni piacere”. Siamo nel Cinquecento, ripeto, e nel mondo islamico. E qui, si parla di certi argomenti “scabrosi” con grande libertà e naturalezza. Un mondo molto tollerante e aperto, insomma. Mentre negli stessi anni, va ricordato, l’Occidente cristiano (sia cattolico che protestante) vietava qualsiasi libertà in quest’ambito e controllava i comportamenti delle persone fin nella camera da letto. Chi l’avrebbe detto vero? Ricordiamocelo quando esprimiamo giudizi con troppa facilità.Ma ora andiamo a spulciare fra quello che scriveva il nostro caro Nafzawi (abbreviamo il nome, per amor di Dio!). Ricopio fedelmente, ma promettetemi di non arrossire.Sappi che otto cose danno forza per la copula e la favoriscono. Queste sono: la salute del corpo, l’assenza di qualsiasi tristezza di cuore, la mente sgombra di ogni preoccupazione, una buona disposizione alla gaiezza, una buona alimentazione, ricchezza, varietà nei visi delle donne e varietà nei loro coloriti.
[…] Chi si sentirà debole per il coito, dovrà bere prima di addormentarsi un bicchiere di miele denso e mangiare venti mandorle e cento pinoli. Segua tale regime per tre giorni. Potrà anche pestare semi di cipolla che poi setaccerà e mescolerà con miele, agitando. Prenda la mistura a digiuno.Se vuoi che la donna metta una grande passione nel fare l’amore con te, prendi un po’ di cubebe, di piretro, di zenzero e di scorza di cannella, che masticherai nel momento in cui ti dovrai unire a lei. Poi umetta il membro con la saliva e lavorala. A partire da quel momento proverà per te un affetto così grande che non potrà fare a meno di te, nemmeno per la durata di un batter di ciglia.[…] Chi prenderà dei ceci e li farà cuocere a lungo con cipolla, cospargendo poi la mistura di cannella, zenzero e semi di cardamomo, ben polverizzati insieme, dall’uso di tale cibo otterrà una gran fregola amorosa e una notevole forza nel coito.[…] Chi mangerà ogni giorno, a digiuno, tuorli d’uovo, senza albume, troverà in questo alimento un energico stimolo al coito. Lo stesso accadrà a chi, per tre giorni, li mangerà con cipolle tritate.Chi farà bollire asparagi, e li friggerà quindi nel grasso, e vi verserà poi tuorli d’uovo e con spezie macinate, e mangerà ogni giorno tale cibo, diventerà forte nel coito e vi attingerà eccitazione per i desideri amorosi.Chi sbuccerà cipolle, le metterà in una marmitta con aromi e condimenti, poi friggerà l’insieme con olio e tuorli d’uovo, acquisirà, facendo uso di tale nutrimento per parecchi giorni, un vigore per il coito al di là di ogni immaginazione e speranza.Il latte di cammella con miele, se bevuto abitualmente, sviluppa nella copula un vigore del quale non ci sapremo rendere conto e per il quale il membro virile non dormirà né di giorno, né di notte.Chi, per qualche giorno, si nutrirà di uova cotte con mirra, cannella selvatica e pepe, vedrà svilupparsi un gran vigore nel coito e nelle erezioni. Il membro raggiungerà un tale stato di turgidità che sembrerà di non poter più tornare allo stato di riposo.Chi desidera lavorare tutta la notte, ma, essendogli il desiderio venuto all’improvviso, non ha avuto il tempo di fare i preparativi e di seguire i regimi che ho menzionato, potrà ricorrere a questo espediente: si procurerà un gran quantità di uova, tante da potersene saziare, e le farà friggere in una padella con grasso fresco e burro; poi, quando saranno ben cotte, le immergerà nel miele, mescolando tutto insieme. Ne mangerà il più possibile con una piccola quantità di pane, e potrà essere certo che, tutta la notte, il membro non avrà un istante di riposo.
[…] Esistono anche altre bevande il cui uso è eccellente. Segnalerò le seguenti. Mescolate una misura di succo spremuto da cipolle schiacciate, con due misure di miele liberto dalla schiuma. Fatele scaldare a fuoco lento, finché scompaia il succo di cipolla e rimanga solo il miele. Togliete ogni residuo dal fuoco, lasciatelo raffreddare e conservatelo per servirsene al momento voluto. Mescolatene allora un aukia [oncia] con tre auak di acqua e metteteci a macerare dei ceci per un giorno e per una notte.La bevanda va presa d’inverno e la sera, al momento di andare a letto. Deve essere ingerita in piccole quantità e per un giorno solo. A chi la beve il membro non concederà riposo durante tutta la notte che segue l’uso. A chi ne prendesse per parecchi giorni di fila, il membro non cesserebbe di essere ritto e rigido, e le erezioni non gli darebbero alcun respiro. L’uomo di indole ardente non deve farne uso, perché la bevanda avrebbe l’inconveniente di fargli venire la febbre. Non si deve nemmeno seguire tale regime per tre giorni di seguito, a meno di non essere vecchio o di temperamento frigido. Infine, non bisogna farne uso durante l’estate.(Da: Claudio Aita, Viaggio illustrato nella cucina islamica. Tradizioni, precetti religiosi, feste, letteratura, cibi, segreti e ricette da tutto il mondo, Nardini Editore)Secondo Nafzawi, insomma, il cibo fa più miracoli del viagra. Sarà vero? Sia come sia, sono sicura di avervi incuriosito e di avervi dato un’idea di quanto sia vasto il mondo del cibo e di quello che lo circonda. Aggiungo, con una punta di malizia, che sapete cosa cucinare per vostro marito. A patto, aggiungo, che siate delle grandi patite dell’aroma della cipolla e che sappiate gestire un compagno con il colesterolo alle stelle. Ma, sempre per rimanere in tema, non si può fare una frittata senza rompere le uova. Spero di avervi divertito e… alla prossima ricetta!
Betta
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Bellissimo libro
Grazie! interessante e piacevole insieme. Molto brava.
Un libro davvero notevole. E un bel progetto grafico come quello dell’altro libro Viaggio illustrato nella cucina ebraica.