Il pan di ramerino, del quale vi do la ricetta, è un omaggio alla mia Firenze. Nonostante il nome, il pan di ramerino è un dolce tradizionale e “povero” e che appartiene alla cultura contadina. Un tempo si vendeva nelle bancarelle in occasione del Giovedì Santo ma ormai si trova nelle panetterie praticamente tutto l’anno. “Ramerino” non è altro che il modo con il quale i fiorentini chiamano il rosmarino. Quel ramerino con il quale in Toscana si usa cospargere anche il più famoso castagnaccio.
Ingredienti per otto pagnotte di pan di ramerino:
1 kg di farina di grano tenero tipo 2
200 g di uvetta
22 g di sale
20 g di rosmarino tritato
6 g di lievito di birra
zucchero q.b.
olio extravergine di oliva q.b.
Impastiamo con un cucchiaio in una ciotola la farina con il lievito di birra e 680 g di acqua. Uniamo 20 di olio extravergine di oliva, il sale continuando a impastare. Solo alla fine incorporiamo l’uvetta e il rosmarino tritato.
Con l’impasto formiamo una palla. Mettiamola in una ciotola infarinata. Copriamo per bene con una pellicola e lasciamo lievitare per 8 ore in frigorifero.
Trascorso questo tempo, togliamo l’impasto dal frigorifero, rovesciamolo su un piano di lavoro infarinato e dividiamolo in otto parti uguali. Lavoriamo brevemente ciascuna parte e, ripiegando i lembi verso il centro, formiamo delle pagnotte.
Ungiamo una teglia da forno e copriamola con la carta da forno. Disponiamo le pagnotte ben distanti una dall’altra e ungiamo con olio extravergine di oliva. Copriamo il tutto con della pellicola e lasciamo riposare a temperatura ambiente per 3 ore.
Trascorse le 3 ore togliamo la pellicola e con un coltello a lama liscia (non seghettata) pratichiamo delle incisioni come in figura.
Inforniamo in forno statico a 240 gradi per 25 minuti. Nel frattempo prepariamo uno sciroppo sciogliendo sul fuoco, in un pentolino, 20 grammi di zucchero in 20 grammi d’acqua.
Trascorso il tempo sforniamo e spennelliamo subito la superficie delle pagnotte con lo sciroppo. Rimettiamo in forno per 5 minuti a 180 gradi.
Sforniamo e lasciamo intiepidire prima di servire. Buon appetito!
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