Adoro i peperoni. E, allora, vi propongo una salsa particolare che possiamo utilizzare come condimento per un piatto di pasta oppure come un contorno sfizioso. Oppure, ancora, come antipasto. E che renderà ancora più buone le vostre pizze.
Gli ingredienti che vi servono sono:
2 kg di peperoni gialli e rossi
2 kg di pomodorini tipo datterino
1 cipolla
alcune foglie di alloro
una manciata abbondante di basilico
zucchero q.b.
sale q.b.
olio d’oliva q.b.
Laviamo per prima cosa i pomodorini e i peperoni, lasciandoli con il picciolo. Mettiamo una padella per grigliare sul fuoco e, quando sarà ben calda, appoggiamoci sopra i peperoni e rigiriamoli ogni tanto. Si devono annerire per poterli poi sbucciare facilmente.
Appena grigliati, passiamoli sotto l’acqua fredda e spelliamoli. Tagliamoli poi a strisce sottili e adagiamoli su un canovaccio per farli asciugare (vedi figura 2).
Prepariamo un soffritto in un tegame abbastanza largo con l’olio d’oliva, la cipolla tritata, l’aglio, e le foglie intere di alloro e basilico.
Quando la cipolla comincerà a indorarsi facciamo rosolare le strisce di peperone a fuoco vivo per due minuti circa. Aggiungiamo i pomodori tagliati a pezzetti piccoli, il sale e un pizzico di zucchero per ogni chilo di salsa.
Facciamo bollire a fuoco vivo per una decina di minuti mescolando con un cucchiaio di legno. La salsa dovrà asciugarsi e risultare piuttosto densa.
Assaggiamo la salsa e correggiamola di sale o di zucchero (ovviamente se ce ne di bisogno). Versiamola nei vasi di vetro mentre è ancora calda. Scegliamo dei vasi di piccole dimensioni in modo che, una volta aperti, il contenuto possa essere consumato in una o due volte.
Chiudiamo ermeticamente i vasi e sterilizziamoli per 15-20 minuti. Per sterilizzarli, li mettiamo in una pentola, preferibilmente un po’ più alta dei barattoli, copriamoli di acqua fino al tappo (vedi figura 3).
Come capita a me, sono sicura che questa salsa sarà una risorsa preziosa soprattutto quando avrete la necessità di inventarvi un piatto all’ultimo minuto. Basta prendere un barattolino per condire un piatto di pasta. Più semplice di così! Per questo, mi piace chiamarla “ricetta furba”.
Alla prossima “dritta”!
Betta
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